Filosofia Antica
Origini e Carattere Della Filosofia Greca
- Pretesa origine orientale
Filosofia greca è derivata dall’Oriente? Opinione del neo-pitagorico NUMENIO (Platone come Mosè atticizzante). Più plausibile la derivazione della scienza greca da quella orientale (la prima come speculativa, la seconda come pratica). La filosofia orientale è contraddistinta dal carattere religioso, fondandosi sulla difesa della tradizione: invece quella greca si fonda sulla ricerca (atto di libertà di fronte al costume, alla tradizione, alla credenza: è un continuo cercare, è indagine, rintracciare le tradizioni e apparenze).
Ogni uomo può filosofare (egli è “anima ragionevole”) da qui un perseguimento autonomo della verità (tutti gli uomini tendono per natura al sapere). Filosofia come indagine razionale, ove la ragione è l’unica guida (contro il mito, la tradizione, l’opinione)
- Filosofia: nome e concetto
Amore della sapienza.
Pitagora, il primo uso. Filosofo come colui che vede ciò che avviene nelle feste come pura contemplazione disinteressata.
Per i Sette Savi è saggezza: “Noi amiamo il bello con semplicità e filosofiamo senza timidezza” (autonomia della ricerca razionale.
2 significati:
- Ricerca autonoma o razionale
- Particolare ricerca che non contiene altre ricerche
Per Platone ha una funzione educativa, contrapposta alla sophia degli dei, alla doxa.
Per Aristotele è filosofia prima.
Significato è ricerca: ogni disciplina umana in quanto ricerca autonoma è filosofia. È ricerca consapevole di sé: la filosofia in quanto problema della ricerca e del suo valore per l’uomo. Per Platone si fa anche un suo vantaggioso. Per gli stoici è lo sforzo (epitedeusis) verso la sapienza, per gli Epicurei è attività (energheia). Insomma è indispensabile alla condotta e alla felicità umana.
- Primordi della filosofia greca: i Mitologi, I Misteri, I Sette Savi, I Poeti
Cosmologie antiche:
- Teogonia di Esiodo: “primissimo fu il caos, poi fu la terra dall’ampio seno… e l’amore che eccelle fra gli dei immortali”. Risposta però è mitica
- FERECIDE DI SIRO: Zeus come Eros, poi prima distinzione fra materia e forza organizzatrice del mondo
Dottrine dei misteri:
- Culto di Dioniso
- Culto di Demetra
- Orfismo (rivelazione dell’autorità religiosa e organizzazione in comunità): rivelazione di ORFEO, scopo? È purificare l’anima per la metempsicosi. Vita come un cammino di vita, ossia una ricerca conducente alla vera vita dell’uomo
Riflessione morale dei Sette Savi:
- Talete “Conosci te stesso”
- Biante “i più sono malvagi” “la carica rivela l’uomo”
- Pittaco “Sappi cogliere l’opportunità”
- Solone “Prendi a cuore le cose importanti” “Nulla troppo”
- Cleobulo “Ottima è la misura”
- Misone “Indaga le parole a partire dalle cose non le cose a partire dalle parole”
- Chilone “Bada a te stesso” “non desiderare l’impossibile
Si fondano tutti su una natura pratica e morale, indagine sulla condotta dell’uomo nel mondo.
Poesia:
- Concetto di legge dà l’unità al mondo (si trova in Omero, legge provvidenziale degli dei)
- Esiodo: legge in Dike, la figlia di Zeus (punizione del peccato di hybris)
- Solone: infallibilità della punizione, allontanare l’uomo dagli eccessi, la giustizia è norma di misura
- Eschilo: trionfo nella sua tragedia della legge universale di giustizia
Ricerca dell’unità normativa all’interno del mondo degli uomini per i poeti.
- Le Scuole Filosofiche
Ricerca associata: scolari come “compagni” (solidarietà di pensiero, costume, vita, dubbio, difficoltà e ricerca)
- Caso scuola pitagorica (associazione religiosa e politica)
- Scuola di Mileto, Accademia, Liceo, Stoica, Epicurei ecc.
Ricerca filosofica come concordanza di sforzi, comunicazione incessante, solidarietà fra i membri, interesse per la politica.
- Periodi della filosofia greca
Periodo cosmologico: scuole presocratica (ricerca dell’ordine del mondo e possibilità della conoscenza)
Periodo antropologico: sofisti e Socrate (ricerca dell’uomo e del rapporto con gli altri: armonia della vita sociale)
Periodo ontologico: Platone e Aristotele (nel rapporto fra uomo e essere la condizione e la possibilità del valore dell’uomo e dell’essere)
Periodo etico: stoicismo, epicureismo, scetticismo, eclettismo (condotta dell’uomo)
Periodo religioso: scuole neoplatoniche (via di ricongiungimento con Dio)
- Fonti della filosofia greca
Opere e frammenti dei filosofi (Platone opere intere, Aristotele molte opere)
Testimonianze di scrittori posteri.
- Aristotele: primo libro della Metafisica
- Doxografi: Teofrasto (Opinioni fisiche), Simplicio (Commentario), Plutarco (Placita philosophorum), Giovanni Stobeo (Ecloghe Fisiche), Aezio (Placita), Cicerone, Ippolito (Confutazione di tutte le eresie), Diogene Laerzio (Vita e dottrine dei filsofi) Eratostene di Cirene (Cronografie), Apollodoro di Atene (Chronica), Sesto Empirico, Aulo Gellio, Ateneo, Eliano.
Capitolo II.
La scuola ionica
- Carattere della filosofia presocratica
Problema cosmologico, uomo è solo un elemento della natura. Ricerca dei principi della costituzione del mondo fisico e umano. Soggettività è un problema a loro estraneo. Ricerca dell’unità della natura, la sua unica sostanza, la sua unica legge (ricerca della materia delle cose, della forza delle cose.
Ricerca del principio, come intelligibilità delle cose e principio di azione(la natura ha un carattere attivo e dinamico). È una visione ilozoista.
Intendere la natura come un mondo (suo fondamento è la sostanza come principio dell’essere e del divenire), concerne anche il mondo dell’uomo e la sua vita interiore. Dal riconoscimento dell’oggettività si passa al riconoscimento del sé (unità della sua vita e il rapporto con gli altri). Ciò è visibile in Eraclito dove il problema del mondo fisico si associa al problema dell’io. Problema del periodo presocratico rimane cosmologico.
Si realizza una riduzione della natura all’oggettività come prima considerazione scientifica della natura.
- Talete
Nato fra il 624-23 e morto fra il 546-45
Politico, astronomo, matematico e fisico.
Politico (spinse i Greci della Ionia ad unirsi in uno Stato federativo.
Astronomo (eclisse solare).
Matematico (teoremi di geometria)
Fisico (proprietà del magnete)
Aneddoto: cadde in un pozzo, suscitando il riso di una servetta trace nel TEETETO. Invece ritratto da Aristotele come abile uomo di affari (episodio dei frantoi).
Da Aristotele: “Talete dice che il principio è l’acqua, perciò anche sosteneva che la tera sta sopra l’acqua; prendeva forse argomento dal vedere che il nutrimento d’ogni cosa è umido e persino il caldo si genera e vive nell’umido; ora ciò da cui tutto si genera è il principio di tutto. Perciò si appigliò a tale congettura, ed anche perché i semi di tutte le cose hanno una natura umida e l’acqua è nelle cose umide il principio della loro natura”.
Acqua come subiectum e sostiene la materia; inoltre l’acqua ha una forza attiva, vivificatrice e trasformatrice.
- Anassimandro
Nasce nel 610-609. Uomo politico e astronomo. Introduzione del concetto di Archè: è l’Apeiron (quantità infinita della materia, da cui tutto ha origine come dissolvimento in base a una legge necessaria). Elementi non sono distinti ma sono indefiniti. Ha un carattere indeterminato come sostanza primordiale, toglie ogni carattere di vera e propria corporeità alla sostanza stessa e ne fa una pura massa quantitativa o estesa. È privo di determinazioni e ha un infinito spaziale.
Ha un estensione abbracciante e governante il tutto: è una realtà distinta dal mondo e trascendente. Ha un natura divina: è una prima elaborazione filosofica del trascendente e del divino; inoltre governa il mondo ed è la sua legge.
Come derivano le cose dalla sostanza principale? Tramite separazione, è un eterno movimento di separazione dei contrari, generando anche mondi infiniti, il tutto è segno dall’ordine del tempo e dal fio dell’ingiustizia. È espressa l’idea della legge cosmica, legge che regola la nascita, la morte e la separazione. Ingiustizia? È la nascita come separazione degli esseri dalla sostanza infinita, è il subentrare della diversità in contrasto con l’armonia dell’apeiron (si dà il vita alla molteplicità verso un cammino di morte e ritorno all’unità)
Unità della sostanza è unità all’unità della legge che lo sottende: è una forma di giustizia; si avvicina già al pensiero di Eraclito.
Importanza dell’infinità dei mondi, Aezio lo annovera fra i mondi innumerevoli, Simplicio lo pone vicino a Democrito.
Terra come un cilindro librato nel mezzo del mondo, gli uomini hanno origine dagli animali. Ricerca naturalistica
- Anassimene
Principio è una materia determinata, però è infinito e ha un movimento incessante. Il principio è l’aria: ha una forza che anima il mondo “Come l’anima nostra, che è aria, ci sostiene, così il soffio e l’aria circondano il mondo intero”. È principio di movimento e di mutamento. Trasformazione delle cose avviene per rarefazione e condensazione (genera anche il caldo e il freddo). È un divenire ciclico. Anima come soffio e pneum che dona movimento e pensiero.
- Eraclito
Problema dell’uomo messo in evidenza. Scrive per aforismi, sentenze brevi da qui il nome di oscuro, data la loro incomprensibilità.
Incessante divenire delle cose: il mondo come un flusso perenne
- “Non è possibile discendere due volte nello stesso fiume né toccare due volte una sostanza mortale nello stesso stato; per la velocità del movimento, tutto si disperde e si ricompone di nuovo, tutto viene e va”
- Sostanza spiegante il movimento è il fuoco, come principio attivo e intelligente. Il movimento è un’uscita dal fuoco o un suo ritornarci
- Sapienza complessa da conseguire ed è nascosta ai più. Lamentele sull’ascolto del logos: la saggezza è la ricerca dei filosofi che raccoglie tutto in unità.
Si interroga sulla ricerca:
- Natura ama nascondersi
- Mette in chiaro il rischio della ricerca
- La condizione per la ricerca è di indagare se stessi
- La ricerca privata ha una profondità infinita
Ricerca della comunicazione:
- Il pensiero è comune a tutti
- Direzione della ricerca non solo su di sé ma anche come movimento collegante agli altri
- Logos come essenza più profondo del singolo lo unisce agli altri
- È razionalità ed essenza del mondo, è legge suprema
Alternativa fra essere desto e il dormire:
- Aprirsi è comunicazione interumana (autentica realtà del mondo oggettivo). La veglia è la ricerca vigile delle cose, consegue la comprensione del logos. È phronesis stabilendo l’indole dell’uomo e il suo destino
- Chiudersi è l’isolamento, comunicazione fittizia con gli altri. Il sonno è impossibilità di comprensione di sé, gli altri e del mondo.
Scoperta di Eraclito:
- Unità del principio dell’archè non esclude la lotta, la discordia, l’opposizione
- Logos è completo e incompleto, concorde e discorde, armonico e dissonante. La determinazione degli opposti scaturisce dall’unità stessa
- Unità è il significato vitale e razionale del contrasto
- La lotta è la regola del mondo e la guerra è comune generatrice e signora di tutte le cose
“gli uomini non sanno come ciò che è discorde è in accrdo con sé: armonia di tensioni opposte, come quelle dell’arco e della lira”
- L’unità della sostanza oppone gli elementi: l’armonia soggiace nell’opposizione e la rende possibile
- L’unità tensione, non annulla, né concilia, ma fa sussistere il contrasto
- Lo stadio principale è la guerra
Capitolo III
La scuola pitagorica
- Pitagora
Nacque a Samo nel 571-70, venne in Italia nel 532-31 e mori nel 497-96 a.C. fondò una scuola a Crotone, divenne un imprtante associazione religiosa e politica.
Sulla sua figura vi sono elementi leggendari e fittizi.
È il padre della teoria della metempsicosi:
- Corpo come prigione dell’anima
- Ritorno in una vita incorporea e in un mondo superiore solo se vi è stata una purificazione nella vita corporea
- La scuola di Pitagora
Fu un’associazione religiosa, politica e filosofica:
- Osservazione di celibato, silenzio, comunione di bene
- Entra nel novero delle sette celebratici di misteri
- Carattere politico ne determinò la rovina (furono oggetto di persecuzione, incedi ed esili; come quello di Pitagora a Metaponto)
Pitagorici:
- Filolao
- Timeo di Locri
- Archita di Taranto
- Alcmeone (cervello organo della vita spirituale dell’uomo)
Dottrina è religioso, è una sapienza trasmessa dalla divinità, essere fedeli alla parola del maestro (ipse dixit). Misteri, simboli erano all’ordine del giorno.
- La Metafisica del numero.
Sostanza delle cose è il numero. Il numero come sostanza del mondo è l’ipostasi dell’ordine misurabile dei fenomeni (è l’ordine ad essere sostanza corporea e non viceversa o un suo semplice effetto). È la misura matematica per intendere l’ordine e l’unità del mondo. È l’aspirazione fondamentale dello spirito greco verso la misura ossia è il numero il modello originario delle cose e ne costituisce l’ordine implicito.
Il numero:
- Ha una dimensione spaziale
- Va trattato come una grandezza spaziale e geometrica
- Le forme geometriche evidenziano l’elemento sostanziale dei corpi
- Sono le figure geometriche possono essere i principi della realtà corporea
- È l’ordine misurabile del mondo, è significato aritmetico e geometrico, è una grandezza spaziale geometrica espressa in numero
- Figura della tetraktys (10 espresso come un triangolo che ha 4 per lato: è un espressione geometrica tramite una disposizione matematica di ordine misurabile)
Gli opposti sono opposizione fra numeri:
- Opposizione fondamentale delle cose è limite/illimitato
- Opposizione fondamentale dei numeri è pari/dispari (l’unità è parimpari)
Elenco opposizioni: limite/illimitato, pari/impari, unità/molteplicità, destra/sinistra, maschio/femmina, quiete/movimento, retta/curvilineo, luce/tenebra, bene/male, quadrato/rettangolo.
Il limite è perfetto.
Principio di armonizzazione è la musica: i rapporti musicale esprimono i modelli di armonie nell’universo
- Dottrine cosmologiche e antropologiche
Filolao: diversità degli elementi corporei derivi dalla diversità delle forme geometriche.
Cosmologia pitagorica: al cuore dell’universo c’è un fuoco centrale (la madre degli dei) o anche Hestia (il focolare dell’universo).
Dottrina cosmologica simile a quella di Copernico:
- Mondo è concepito come sfera, al centro c’è il fuoco originario: il sole è una grande lente riflettente.
- Il limite è avvolto da fuoco
- Ogni corpo produce un suono: il movimento dei corpi è di un’ottava (noi non percepiamo questi suoni o perche li odiamo ininterrottamente o non siamo capaci di sentirli
Etica:
- Giustizia è un numero quadrato (un numero moltiplicato per il suo uguale, o è quattro o è nove)
- Ha carattere religioso, la sua purificazione avviene per attività teoretica
Capitolo IV
La scuola eleatica
- Carattere dell’eleatismo
Negazione del divenire:
- Sostanza è principio metafisico ma non più come corporeo o numero ma è permanenza e necessità dell’essere in quanto tale.
- Carattere normativo (prima in Anassimandro nel concetto di giustizia cosmica, e poi in Pitagora del numero come modello del reale) ora è la definizione stessa della sostanza
- Sostanza è l’essere che è e deve essere (nella sua unità e immutabilità e necessità)
- Svolta ontologica verso Aristotele e Platone
- Senofane
È il primo ad affermare l’unità dell’essere. Dubbi sulla fondazione della scuola eleatica, dato che era un rapsodo errante. Scrisse esametri ed elegie e giambi contro Omero ed Esiodo.
Senofane opera una critica risoluta dell’antropomorfismo religioso e delle credenze comuni dei Greci:
- Gli uomini credono che gli dei hanno avuto nascita e hanno voce e corpo simile al loro
- Buoi, cavalli e leoni potrebbero immaginare la loro somiglianza agli dei se solo pensassero
- Attribuzione di vergogna, biasimo, furti, adulteri, inganni
- L’unica divinità è un dio-tutto, ha carattere universale e di eternità; è unità e immutabilità
Riconoscimento della filosofia come ricerca:
- Non fin dal principio gli dei han tutto rivelato agli uomini ma solo cercando, essi col tempo trovano il meglio
Ricerche fisiche:
- Uomo è formato di terra ed acqua
Critica alla virtù agonistica dei vincitori dei giochi e affermazione della superiorità della saggezza del saggio (non è giusto anteporre alla sapienza la sola forza corporea)
- Parmenide
Il fondatore dell’eleatismo è Parmenide:
- Ammirazione in Platone
- Nato il 516-11
- Ripresa dell’indirizzo filosofico di Senofane
- Si esprime in esametri
- Possibile derivazione pitagorica
Sua opera è Sulla Natura in 154 versi:
- Diviso in dottrina della verità (aletheia) e dottrina dell’opinione (doxa)
- Dottrina dell’opinione è piena di teorie fisiche di origine pitagoica: è dominata dallo scontro fra due elementi ossia luce e tenebra
- Il tema principale è il contrasto fra verità e apparenza: “Due sole vie di ricerca si possono concepire. L’una è che l’essere è e non può essere; e questa è la via della persuasione perché è accompagnata dalla verità. L’altra, che l’essere non è ed è necessario che non sia; e questo, ti dico, è un sentiero sul quale nessuno può persuaderci di nulla” “un solo commino resta al discorso: che l’essere è”
- L’unico cammino possibile è quello della ragione non quello dei sensi, dell’apparenza, del perire delle cose.
- Filosofia di Parmenide è un disabituarsi della conoscenza sensibile, ma un giudicare con ragione
- Pensiero ed espressione devono avere un oggetto, il suo oggetto è l’essere. Conoscenza vera e conoscenza dell’essere si equivalgono, il valore della conoscenza dipende dal suo oggetto.
- “La stessa cosa è il pensiero e l’essere”; “la stessa cosa è il pensare e l’oggetto del pensiero; senza l’essere nel quale il pensiero è espresso tu non potresti trovare il pensiero, giacché niente altro c’è o ci sarà fuori dell’essere”
Attributi dell’Essere parmenideo:
- È necessitante: “l’essere è e non può non essere”; è il suo senso fondamentale, è il suo principio direttivo
- È unità
- È immutabilità “l’essere non è stato mai né mai sarà perché è ora tutto insieme, uno e continuo”
- È eternità come presenza totale
- Non può nascere e perire
- È indivisibile
- È tutto uguale
- È immobile
- È omogeneo
- È compiuto perché l’infinito è incompiuto
- È una sfera omogenea, immobile, è perfetto in ogni sua parte
- È pieno, è tutto presente a se stesso, è autosufficiente
Con i principi di in generabilità e incorruttibilità Parmenide ha fondato la scienza filosofica detta ontologia:
- Introduzione di un essere necessitante
- Lessico di giustizia e destino come termini della modalità dell’essere
- È un problema metafisico-ontologico: risponde non solo alla natura ma anche alla singolarità; va al di là delle apparenze e ne costituisce la struttra necessaria
- Ricorso alla categoria della necessità: l’essere autentico è necessario che sia così e di cui non si può dubitare
- Metafisica della negazione del possibile (ciò che può non essere, non è)
Forma poetica è un riconoscimento della via di salvezza. Il suo scritto mette in atto la convinzione della potenza nella ragione indagatrice. Si fondono rigore logico della ricerca e significato esistenziale.
- Zenone
Nasce il 489 a.C.
- Specie di rinforzo all’argomentazione di Parmenide
- Ipotesi della molteplicità si impiglia in impasse maggiori
- Il metodo è la dimostrazione per assurdo e conferma delle tesi di Parmenide
Inventore della dialettica?
- Per Aristotele: ragionamenti con premesse probabili o che sembrano porbabili
- Per Hegel: dialettica imperfetta
Oggetto delle sue critiche sono le teorie pitagoriche, contro il pluralisti metafisici e i sostenitori della doxa parmenidea.
Due gruppi di argomenti:
- Molteplicità e divisibilità
- Movimento
Argomenti contro il movimento:
- Esposti da Aristotele
- Dicotomia (andare da A a B)
- Achille e la tartaruga
- Freccia
- Stadio
Spazio e il tempo sono condizione della pluralità e se si dimostrano contraddittori dimostrano la contraddittorietà della molteplicità e del mutamento. Il presupposto è l’infinità divisibilità. È un primo accenno del calcolo infinitesimale ma la sua preoccupazione è la negazione della molteplicità a vantaggio della sua unità.
- Melisso
Generale che sconfisse a flotta ateniese nel 441-40 a.C.
- Difesa della teoria di Parmenide
- Mutamento come principio di falsità della conoscenza
- Esiste l’unità e non le cose molteplici
- “Se l’essere mutasse anche solo di un capello in diecimila anni, andrebbe interamente distrutto nella totalità del tempo”
Differenze con Parmenide:
- Essere parmenideo: totalità finita e in temporale, simultaneo, compiuto nella sua infinitezza
- Essere melisseo: durata illimitata, infinità dell’essere nello spazio e nel tempo (“ciò che è sempre stato e sempre sarà), non ha principio e né fine. Non c’è il vuoto, ma è pieno. È incorporeo, altrimenti avrebbe delle parti
Scuola eleatica si riferisce alla negazione corporea dell’essere, della molteplicità, del mutamento, dell’esperienza sensibile come conoscenza.
Capitolo V
I Fisici Posteriori
- Empedocle
Indagine naturalistica post-eleatica risente nel armonizzare la molteplicità del reale con l’unità ontologica parmenidea:
- Impossibilità di spiegazione di un unico principio per risolvere la realtà
- Il principio non è unico ma molteplice
- È la via dei fisici del V secolo (spiegazione del divenire con una molteplicità di elementi in trasformazione qualitativa o quantitativa)
Empedocle:
- Nasce il 492
- Vita politica, medico, taumaturgo, scienziato
- Frammenti abbondanti (uno di natura cosmologica, altri di natura teologico vicini all’orfismo e al pitagorismo)
- Figura leggendaria: visto come una divinità addirittura (tuffo nell’Etna)
- Esposizione in versi: tributo di Lucrezio.
Consapevolezza dei limiti della conoscenza umana:
- L’essere non può nascere o perire: ma la sua filosofia cerca di risolvere l’apparenza della nascita e della morte
- Come? Tutto viene spiegato come il combinarsi e il dividersi delle quattro radici di tutte le cose (fuoco, acqua, aria, terra)
- Sono animate da forze cosmiche come L’Amore (Philia, forza unente) e La Contesa o Odio (Neikos, forza disunente): producono le varie fasi del ciclo cosmico.
Ciclo cosmico:
- Dominio di Amore: è l’era di Sfero, c’è la più completa armonia ma tutto è uniforme
- La contesa poi spezza tale unità e comincia a introdurre la separazione degli elementi e determina la formazione delle cose: è il regno intermedio di Amore e Odio
- Pois si passa al completo sopraffarsi dell’epoca dell’Odio che giunge al dissolvimento e al caos: è il dominio di Odio
- Di qui L’Amore ricomincia nel riunificare i vari elementi e si avrà di nuovo il mondo attuale come mescolanza d’odio e di amore
La lotta è parte importante nella costituzione nel mondo per Empedocle.
Quattro elementi e le due forze cosmiche regolano la conoscenza umana: il simile si conosce col simile.
Purificazioni:
- Ripresa della metempsicosi
- Legge necessari giustizia
- “sono stato un tempo fanciullo e fanciullo, arbusto e uccello e muto pesce del mare”
- “Da quali onori, da quale altezza di felicità io sono caduo per errare qui, sulla terra, fra i mortali”
- Anassagora
Nato il 499-98 e morto 428-27
- Scienziato assorto nelle sue speculazioni
- Contemplazione del sole, della luna e del cielo
- Introdusse la filosofia ad Atene
- Amico di Pericle
- Esiliato per accusa di empietà
Teoria dei semi:
- Non rifiuta le tesi di Parmenide
- È d’accordo con Empedocle in una distinzione qualitativa
- A differenza con Empedocle ritiene che glie elementi si dividano in particelle invisibili dette semi
- È un fondamento biologico (le particelle sono dette omemerie da Aristotele)
Caratteristiche:
- Infinita divisibilità
- Infinità aggregabilità
- “Non c’è un grado minimo del piccolo ma c’è sempre un grado minore, essendo impossibile che ciò che è, cessi di essere per divisione. Ma anche del grande c’è sempre un più grande. Ed il grande è uguale al piccolo in composizione. Considerata in se stessa ogni osa è insieme piccola e grande”
Implicazioni simili al calcolo infinitesimale e relatività dei concetti di grande e piccolo. La natura delle cose è dettata da una prevalenza di semi rispetto ad altri.
“In ogni cosa vi sono semi di ogni cosa”
Prima i semi erano una moltitudine infinita, poi grazia al movimento e all’ordine impresso dall’Intelletto la mescolanza non è più caotica.
- Intelletto è semplice, infinito, dotato di forza propria
- Ordine è la relativa prevalenza di una specie di semi: genera la separazione degli opposti
Conoscenza del dissimile comporta un limite alla conoscenza: “la debolezza dei nostri sensi ci impedisce di raggiungere la verità” ma “ciò che appare è una visione dell’invisibile” (prevalenza esteriore dei semi ma conoscenza dell’interna costituzione dei semi).
Prima introduzione di un principio intelligente come causa dell’ordine del mondo. Delusione di Socrate, Platone e Aristotele.
- Gli atomisti
Leucippo: fondatore atomismo
- Poche e dubbie informazioni sul suo conte
- Confuso con Democrito
Democrito:
- Contemporaneo di Platone
- Nasce fra il 460-59
- Viene indicato come lo scienziato distratto
Concordia con il principio eleatico-ontologico del solo l’essere è:
- Spiegazione dei fenomeni: essere è pieno, il non essere è vuoto
- Elementi devono essere indivisibile: sono atomi
- Sono continui ma divisibili fra loro
- Differenza fra atomi è quantitativa non qualitativa come Anassagora
- Si differenziano per forma, grandezza
- Nascita e morte: unione e disgregazione
- Diversità: ordine e posizione
Per Aristotele sono simili alle lettere dell’alfabeto (differenziazione per figura, ordine e combinazione.
Le qualità degli atomi sono forma, durezza, numero, movimento (è la via della conoscenza)
Freddo, caldo, sapori, odori, colori sono la via dell’apparenza e scaturiscono dalla conoscenza genuina degli atomi.
Movimento spontaneo da origine alle cose. È un movimento determinato da leggi immutabili: produce un vortice, dividendo gli atomi in pesanti e leggeri. Il vortice forma infiniti mondi
Conoscenza umana:
- Idola ossia immagini scaturi dal contatto degli organi di senso con gli atomi
- La genuina conoscenza sono il vuoto, gli atomi e il loro movimento
- La conoscenza sensibile si rifonda sulle apparenze, la conoscenza degli atomi è la via dell’essere
Atomismo è la riduzione naturalistica dell’eleatismo:
- L’essere è necessità, però qui in una determinazione causale
- Antitesi realtà e apparenza
- Avviamento a una disciplina a sé stante: la natura ha una pura oggettività meccanica con l’esclusione di elementi mitici
Etica:
- Disgiunta dalla fisica
- Più alto bene è la felicità
- La gioia spirituale è Eutymia è diversa dal piacere (bisogna scegliere solo ciò che è bello non il piacere)
- Risoluto soggettivismo morale
- Guida dell’azione morale è il rispetto verso se stesso
- Legge morale è nell’interiorità dell’uomo e si presenta come concetto di rispetto verso se stesso
- Ribalta il concetto di rispetto della polis
- una direzione antitetica alla ricerca fisica
Cosmopolitismo: tutta la terra è praticabile
Superiorità della vita scientifica rispetto al matrimonio.
Capitolo VI
La sofistica
- Carattere della sofisitica
Atene:
- Centro della cultura
- Orientamento democratico
- Doti oratorie sono preziose
- Contesto di inserimento dei sofisti
Sofisti:
- Prima si designavano solo sapienti
- Ora sono i sapienti che insegnano dietro compenso
- Grosso impatto sulla tradizione filosofica
- Ricollegano alla tradizione educativa dei poeti
- Riflessione sull’uomo, virtù e destino.
Valore formativo del sapere ed elaborazione del concetto di paideia: formazione dell’uomo come concretezza come membro di un popolo o di un ambiente sociale.
I sofisti si presentano come maestri di cultura:
- cultura pagata ed utile alla classe dirigente.
- Incontrano diversità ed eterogeneità di valori in ogni comunità a cui si propongono, da cui sorge la natura relativistica delle loro teorie e dei loro insegnamenti
Si riconducono anche nel termine antico di sapienti: rendere gli uomini abili nelle loro occupazioni civili. Protagora rivendicava addirittura la guida della società.
Nel Gorgia: Callicle afferma che la filosofia va studiata unicamente per propria educazione ed è sconveniente ad età adulta, non riuscendo a concentrarsi sui veri affari di natura umana.
Studio sofistico riguarda la retorica, la grammatica. La retorica in quanto arte di persuadere indipendente dalla validità del ragionamento:
- Indipendenza conoscitiva/morale
- Onnipotenza del risultato
Uomo è considerato il primo oggetto di studio, dando il via ad un’analisi antropologica.
- Protagora
Fu il primo sofista, più vecchio di Socrate. Quadro di Platone ironico: è un uomo di mondo, pieno d’esperienza, magniloquente, ricercante la disputa e il successo retorico.
“L’uomo è misura di tutte le cose, dell cose che sono in quanto sono, delle cose che non sono in quanto non sono”
- Affermare la relatività della conoscenza in campo sia di apparenza che di sensazione
Teoria della conoscenza nel Teeteto:
- Presupposto è il fluire delle cose eracliteo
- Sensazione incontro fra due movimenti l’agente (l’oggetto) e il paziente (soggetto)
- Identità fra apparenza e sensazione
- Accettazione del mondo della doxa
- Da qui un agnosticismo professato: l’oscurità è dovuta al fatto che la trascendenza non si affianca alle esperienze umane
Interesse di Protagora si instaura sulla vita politica, l’eduzione, i problemi della vita associata, dell’individuo che convive con altri individui. La riflessione verte sul rapporto inter-umano.
L’uomo è misura di tutte le cose anche quelle riguardanti i valori del bene, del giusto, del bello: queste cambiano da città in città:
- Diversità ed eterogeneità dei valori della convivenza
- “Relativismo culturale” inteso come disparità dei valori civili: da qui la concezione della ripartizione delle leggi in ogni dove
Relativismo si concentra sulla formazione delle opinioni umane e sui valori che ne scaturiscono come il bello, il giusto e il bene. Protagora assiste alla mutabilità delle opinioni e dei sistemi politici-educativi, operando in base a un principio di utilità privata o pubblica.
- Sofista si adopera in tale etica performativa: è il trasformare in buona una disposizione cattiva
- Sofista è maestro propugnatore di un’opinione utile, di accortezza in affari civili
- La professione di insegnamento dell’areté è dovuta a una logica di trasformazione nell’utile da qui l’essere ricompensato in denaro per la sua opera educativa
Necessità di ordine e adattamento: sono ottenibili attraverso la rettifica delle leggi e può assumere forme diverse.
- Gorgia
Gorgia da Lentini, nato il 484-83, mori a 109 anni:
- Sul non essere
- Encomio di Elena
- Difesa di Palamede
Tesi di Gorgia:
- Nulla c’è
- Se anche qualcosa c’è, non è conoscibile dall’uomo
- Se anche è conoscibile, è incomunicabile agli altri
I: dimostra che non esiste né l’essere e né il non essere (il non essere non c’è altrimenti è sia essere che non essere). L’essere dovrebbe essere eterno o generato, oppure tutte e due (se è eterno è infinito sarebbe ovunque, se è generato è nato dal suo non essere; quindi l’essere non può essere)
II: non può essere pensato, le cose pensate non esistono (altrimenti esisterebbero tutti i nostri pensieri) quindi è inconoscibile.
III: la parola non è comunicabile perché non è l’essere.
È nihilismo filosofico completo, è la messa in piega dell’assurdo parmenideo.
Da una parte il relativismo culturale di Protagora, dall’altra il nihilismo ontologico di Gorgia affermano entrambi la negazione dell’oggettività del pensiero e il suo riferimento all’essere.
Parola ha una forza necessitante a cui nessuno può resistere (caso emblematico è L’Elena di Gorgia):
- La parola si avvicina alla costruzione divina o alla potenza dell’amore, alla violenza come condizione necessitante che elimina la libertà
- Onnipotenza della parola e la forza necessitante della retorica
- Platone ha invece criteri infallibili e universali per riconoscere il vero e il giusto (esistenza di idee come criteri o valori assoluti)
- Altri sofisti
Prodico di Ceo:
- Saggio di sinonimica
- Incontro di Eracle con la Virtù e la Depravazione (decisione di Eracle per la virtù)
- Nelle Ore: avanzava sull’origine della religione una teoria ateista
Ippia di Elide:
- Cultura enciclopedica e grande memoria
- Guadagni dai suoi insegnamenti
- Opposizione fra physis e nomos: vere leggi della natura sono valide in ogni paese
Generazione di sofisti successive dichiarerà la convenzionalità delle leggi
Antifonte:
- Leggi come convenzionali
- Modo migliore di vivere è secondo natura
- Ossequio formale alle leggi
Polo, Callicle, Trasimaco:
- Legge di natura è quella del più forte
- Impedire al più forte di essere tale
- Spezzare le convenzione sovverte il rapporto servo-padrone
Disciplina eristica:
- Arte di persuasione d’eccellenza e di decadenza nelle competizioni civili
- Parola come strumento di battaglia verbale o come esercizio di bravura polemica
- Attività deteriore per i sofisti