Breve descrizione
Il “sogno di una cosa” di Marx sarà realizzato da Lenin nel 1917 nel corso della Guerra Mondiale, che, dopo la pace di Brest-Litovsk, vedrà l’uscita della Russia dalla Grande Guerra. La rivoluzione è l’apice di smottamenti politici, iniziati dall’abolizione del servaggio di Alessandro II nel 1861. Alessandro II fu considerato lo “Zar liberatore”: raggiunse la massima fase imperialista, abolì il servaggio e fu tormentato dal terrorismo di Narodnaja volja. La riforma contadina, vera prerogativa delle SR (Social Rivoluzionari russi), smuove il sistema delle campagne cambiandolo per sempre, mentre, sotto Alessandro III si procede alla contemporanea “fase controriformista” e di industrializzazione, grazie alla costruzione della Transiberiana. Nicola II aprì i battenti con la tragedia di Chodinynka e la famosa Domenica di sangue. La 1° Guerra mondiale travolgerà il restaurato potere autocratico. Le cecità del potere autocratico di Nicola II condurranno tutta la sua famiglia allo sterminio a Ekaterinburg. Inoltre a fare da contorno a tutto, vi fu la losca vicenda di Rasputin.
Alessandro II
Alessandro III
Nicola II
Numerose manifestazioni si ebbero durante i tumulti del 1905, alle quali aderirono anche intellettuali e borghesi; e questa, vista dal pittore Ilja Repin, è la manifestazione del 17 ottobre
Pëtr Arkadevič Stolypin ritratto da Ilja Repin nel 1910
Nicola II (a sinistra) e il cugino Giorgio V, re del Regno Unito in una foto del 1913 scattata a Berlino. La somiglianza tra i due cugini è notevole.
L’ex-zar con il figlio Aleksej durante la prigionia a Tobol’sk nel 1917
Grigorij Efimovič Rasputin (Novych)
Rasputin all’ospedale dopo il tentato assassinio.
Rasputin e la coppia imperiale; caricatura anonima (1916).
Il cadavere di Rasputin adagiato su una slitta.
Tutto ciò darà vita alla tremenda stagione della Guerra Civile ove saranno i Rossi a prevalere sui Bianchi antirivoluzionari. Lo slogan “tutto il potere ai Soviet” non sarà rispettato e prevarrà il partito comunista bolscevico. Qui darà grande prova l’abilità burocratica di Stalin, il quale riuscirà a far tacere i propri oppositori interna, ossia, la “sinistra” guidata da Troskij e la “destra” guidata da Bucharin. Stalin, adottando la politica del “comunismo in un solo paese” e non una visione internazionalista, trasforma la Russia in una grande macchina industriale pesante in modo da annullare il gap con le altre potenze occidentali e convertire la produzione civile in produzione bellica. Tutto questo permetterà di reggere e vincere la “Seconda Guerra Patriottica” contro la Germania di Hitler, ma a caro prezzo: le “Grandi Purghe”, il sistema concentrazionario dei Gulag, la collettivizzazione nelle campagne, i crimini del Patto Molotov-Von Ribbentropp.
Manifestazione delle Guardie Rosse di fronte al Palazzo d’Inverno, a Pietrogrado (1917)
Aleksandr Kerenskij
L’incrociatore Aurora, nella foto, sparò il colpo che diede inizio alla Rivoluzione d’Ottobre.
L’assalto al Palazzo d’Inverno nella ricostruzione del film Ottobre (1927)
Truppe bolsceviche impegnate in combattimento durante la guerra civile
Trockij e Lenin (al centro in piedi) in una foto scattata con alcuni soldati di Pietrogrado
Stalin a ventiquattro anni nel 1902
« Morirò rivoluzionario, proletario, marxista, materialista dialettico e di conseguenza ateo convinto. La mia fede nell’avvenire comunista dell’umanità non è meno ardente, anzi è più salda oggi di quanto non fosse nella prima gioventù […] La vita è bella. Invito le generazioni future a purificarla da ogni male, oppressione e violenza e a goderla a pieno. » (Lev Trockij, dal Testamento, 27 febbraio 1940)
Foto del 1930 in cui sono presenti: Stalin, Vorošilov, Molotov e Nikolaj Ivanovič Ežov, che venne ucciso nel 1940 e la foto fu in seguito ritoccata; questo tipo di falsificazione a scopo propagandistico fu ampiamente utilizzato durante il governo di Stalin
Foto del 1930 in cui sono presenti: Stalin, Vorošilov, Molotov e Nikolaj Ivanovič Ežov, che venne ucciso nel 1940 e la foto fu in seguito ritoccata; questo tipo di falsificazione a scopo propagandistico fu ampiamente utilizzato durante il governo di Stalin
La “casa di Pavlov”
Relitti di T-34 russi; le perdite sovietiche all’inizio della battaglia furono fortissime
Due sottufficiali della 24. Panzer-Division in azione nell’area della stazione meridionale di Stalingrado il 15 settembre 1942.
Georgij Konstantinovič Žukov. Il generale intervenne nel settore di Stalingrado alla fine di agosto, su ordine di Stalin, per cercare di salvare la situazione. Più tardi, insieme al generale Aleksandr Michajlovič Vasilevskij, progettò e organizzò la controffensiva sovietica. Il 1º gennaio 1943 venne nominato maresciallo dell’Unione Sovietica
I “tre Grandi”: il primo ministro inglese Winston Churchill, il presidente degli Stati Uniti d’America Franklin Delano Roosevelt e Stalin alla conferenza di Jalta nel febbraio 1945, insieme anche a Molotov (estrema sinistra), Sir Andrew Cunningham, Sir Charles Portal (alle spalle di Churchill) e William D. Leahy (dietro Roosevelt)
La famosa foto di Lenin e Troskij, dove Troskij è presente, ma durante l’era di Stalin verrà eliminato
Gli anni post guerra saranno caratterizzati dallo scontro della “Guerra Fredda” con gli USA, dagli anni della destalinizzazione di Chruschev e dagli anni di immobilismo di Breznev. Gorbacev lancerà una sfida al suo stesso partito, quello di riformarlo dall’interno dando maggiore ambito di manovra alle spinte nazionali. Anche se acquisì un enorme visibilità internazionale, questa politica portò ad agevolare le spinte centrifughe portanti al crollo dell’URSS. La Russia sembra perdere il proprio status di grande potenza mondiale. Ma con l’ascesa al potere di Putin, la Russia riabilita il proprio status di grande potenza internazionale recuperando quello spirito “grande russo” già propugnato da uno dei ministri zaristi più modernizzatori, Stolypin. Stolypin aveva detto: “datemi 20 anni e non riconoscerete la Russia”. Anche se in maniera autoritaria, Putin, ammirando Stolypin con grande rispetto, sembra aver percorso i suoi intenti. Oggi è considerato l’uomo più potente della terra secondo la rivista statunitense Forbes.
Chruščëv in uniforme durante la Seconda guerra mondiale
Chruščëv e John F. Kennedy a Vienna nel Giugno 1961
Il “famoso episodio della scarpa” Nikita Khrushchev all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, New York, 12 ottobre 1960
Breznev alla firma degli accordi di Vladivostok del 1974
Il presidente statunitense Reagan e il segretario generale sovietico Gorbačëv firmano il trattato INF (8 dicembre 1987)
Testate Nucleare sulla Piazza Rossa
El’cin intimaGorbaciov di leggere i nomi dei responsabili del golpe del 91′
Come distruggere il Muro di Berlino
9 Novembre 1989
Il murale Mio Dio, aiutami a sopravvivere a questo amore mortale di Dmitri Vrubel
Reattore n°4 di Chernobyl poche ore dopo l’incidente
Fallito Golpe Agosto 1991′
Putin ai tempi del KGB
Vladimir Putin e Dmitrij Medvedev nel 2008
Vladimir Putin pronuncia un discorso a Mosca in occasione del 60º anniversario della fine della Seconda Guerra mondiale.
Putin sotto la statua di Stolypin
Euromaidan (in ucraino: Євромайдан?, traslitterato: Jevromajdan; letteralmente Europiazza) è una serie di manifestazioni cominciate in Ucraina la notte del 21 novembre 2013, all’indomani della sospensione da parte del Governo ucraino di un accordo di associazione, denominato DCFTA, tra l’Ucraina e l’Unione europea, che prevedeva la realizzazione di un'”Area Approfondita e Globale di Libero Scambio” (Deep and Comprehensive Free Trade Area, da cui appunto la sigla DCFTA).
Mappa Geopolitica della Ucraina (fonte: Limes)
I files da scaricare sono linkati e gratuiti. I riassunti sono pieni di immagini e di cartine. I riassunti sono ripresi dal testo di Giovanna Cigliano.
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La Russia contemporanea I
La Russia contemporanea II
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