Sei nata in pingue modo
tra un respiro e l’altro ti lodo,
poiché la verità mi stende,
dopo aver staccato le bende
dai miei occhi scuri e stanchi
di una vita passata tra i banchi
di prova ad affinità elettive
per fierezza e abilità infettive,
proclamate indecenti dalla massa
sommersa nel biasimo a voce bassa…
Compro un vestito per presentarmi
a te, povera innocente senza armi,
col passo adulto preponderante
comprendo dinamiche d’amante;
includo i tuoi moti di spirto
nell’insieme, in penombra irto,
di emozioni umane rapaci
a librarsi nelle pagine capaci
e astratte di una vita distante
dall’eterno come un istante.
A.B.