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15-la-crisi-dellorganismo-imperiale
Breve descrizione
Settimio Severo inaugura una serie di riforme dimostranti il declino del Principato verso il Dominato. Fra queste di sicuro rilievo occupa l’annona militaris e le innumerevoli confische finanziarie e di beni accrescenti a livelli esponenziali il patrimonio imperiale. Sotto Settimio Severo prospererà moltissimo il Nord-Africa, soprattutto la città di Leptis Magna.
Settimio Severo dà molta importanza all’elemento militare, istituendo per primo il comitatus, e sul letto di morte ribadisce ai figli, Geta e Caracalla, di tenere sotto controllo le truppe. I due avranno solo tempo per litigare, e velocemente Geta fu ucciso dall’oscuro Caracalla. Caracalla non fu mai amato dalla plebe, tanto che il provvedimento notevolissimo della Costitutio antoniniana (allargante universalmente la cittadinanza romana) fu percepito come un inasprimento delle tasse. Caracalla sarà vittima della congiura di Macrino, eletto imperatore, e poi deposto dall’eccentrico Eliogabalo.
Di Elagabalo o Eliogabalo sono fortemente criticate le tendenze sessuali (a corte veniva considerato una puttana o un transessuale) come ad esempio sposare un’immacolata vestale ma soprattutto per aver introdotto il culto del Sole, di chiara ascendenza autocratica orientale, alla corte. In questi anni spadroneggiano a corte le donne severiane, che decideranno di sostituire Elagabalo con il pudico Severo Alessandro. Il suo impero durò poco, poiché inviso alle truppe per la sua mollezza militare.



Da qui si apre la stagione convulsa dell’ “anarchia militare”, dal 235 al 284, un cinquantennio pieno di tensioni esterne ed interne dove il potere militare decretava la successione imperiale.Celebre è il caso del primo “mixobarbaro” al potere imperiale, cioè Massimino il Trace, scelto per le sue doti miliari. Massimino, alto 240 cm (non certificato dal Guinness dei primati) condusse un energica campagna sul limes renano-danubiano, ma viene sostituito dopo 3 anni. Fra i tanti imperatori si ricordi Gallieno (dovette sopperire a una crisi interna con i separatismi dell’imperium Galliarum di Postumo e il Regno di Palmira prima di Odenato e poi della regina-guerriera Zenobia). Aureliano ricompose l’unità dell’impero, costruendo anche le famose mura aureliane. Dopo la deposizione di Carino, sarà Diocleziano a dare una nuova disposizione all’impero.