Nelle leggi non scritte del mondo
chiedi una Madonna tra le pagine,
se sei sapiente sai sparare sgomento.
I pensieri si siedono …
Se non obbedisci, oh beato
sarai abbiadato!
Invidio lo stolto
che di vanità si nutre
e ammiro il coriaceo
che disilluso la getta nel falò.
Mentre osservo lo sfacelo
il sorriso è costato fatica.
Piovono dentro me, gocce di te
spinte in un’unica plica,
ora l’alba non riconosce la rugiada.
Attracco ad una scogliera
affondata di sogni infranti,
abbraccio il vuoto senza te.
La polvere si alza dai talloni
dell’alme volte a mirar Trioni,
farfalle innamorate leali
distanti anni luce con le ali.
Le lancette ruotano a vuoto
perché sei sempre la stessa,
creatura imbelle in attesa di salvezza
che al chiaro di luna
vede il marinaio divenir capitano.
Eppur non ti fermi procurandoti del male
or quando infiamma l’umana specie lo strale;
tramando la formula risulta vincente
qualora la preda sia silente.
Tremando, l’equilibrio cosmico trionfa:
ciò che fai ritorna!
Quel che attendi arriverà.
Sull’Olimpo la spunta Zeus,
noi uomini di oggi normali,
straordinari domani,
nel ciclo della vita volteggiamo.
Di questa nostra Terra
siamo concime e satelliti,
ladri all’occasione,
santi al bisogno.
Va’ tu …
Corri più veloce della pena di vivere!
Sicché, vicino alla soluzione
di un problema che non conosci,
passi la vita a studiare
e la morte a esser studiato.
A.B.